
Cyberbullismo, finalmente una legge
Siamo di fronte ad un momento storico per la politica italiana che, finalmente ha approvato una norma che tuteli le vittime si cyberbullismo, un fenomeno che negli ultimi anni si è diffuso esponenzialmente arrivando addirittura a causare vittime fra i giovani. Da oggi gli abusi sui social network e più in generale sul web come: ogni forma di pressione, aggressione, molestia, ricatto, ingiuria, denigrazione, diffamazione, furto d’identità, alterazione, manipolazione, acquisizione o trattamento illecito di dati personali realizzata per via telematica in danno di minori, potranno essere perseguiti penalmente.
Il bullismo esiste da sempre e a rimetterci sono le vittime più sensibili, spesso incapaci di difendersi e lasciate sole. Con l’avvento del web 2.0 e il costante bisogno di condivisione, tale fenomeno si è acuito, complice anche la “protezione” offerta dall’anonimato online, arrivando a causare in chi subisce questi abusi, un senso di annullamento tale da spingerli, nei casi più gravi, anche al suicidio come è stato per la 14enne Carolina Picchio.
Ma con questa nuova legge, che finalmente da una definizione riconosciuta legalmente del fenomeno, si spera di evitare nuovamente casi così spiacevoli ed estremi, aiutando le vittime di cyberbullismo a superare gli abusi subiti punendo al contempo gli autori di tali atti. Nello specifico la battaglia contro questa piaga sociale verrà combattuta su 3 fronti:
-L’ oscuramento del web consente ad un minore al di sopra dei 14 anni o a un suo genitore di chiedere al gestore del sito la cancellazione, la rimozione e la sospensione dei contenuti offensivi, qualora esso si rifiuti il minore può rivolgersi entro 48 al garante della privacy che provvederà a far rispettare i suoi diritti.
-I docenti anti-bullismo saranno eletti fra gli insegnanti in ogni scuola ed avranno il compito di fare da referenti per casi non penalmente perseguibili, avvisando tempestivamente i genitori di tali episodi.
-Il piano d’azione e di monitoraggio verrà costituito presso la Presidenza del Consiglio col ruolo di redigere un piano di azione integrato per contrastare e prevenire il cyberbullismo e realizzare una banca dati per il monitoraggio del fenomeno.