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Il calzolaio, un lavoro ancora moderno?

L’immagine classica che tutti abbiamo quando sentiamo la parola “calzolaio” è quella del signore anziano, nella sua bottega di piccole dimensioni dall’intenso odore di cuoio, che lavora tranquillamente seduto su uno sgabello. Una foto che molti definirebbero vintage, fin troppo lontana dall’attuale, ma è davvero così? Un mestiere così antico ed importante è totalmente scomparso o ne esiste ancora qualche forma più moderna?

Che il mestiere del calzolaio sia arrivato quasi del tutto all’estinzione è purtroppo un dato di fatto. L’epoca della produzione industriale di massa delle scarpe ha fatto si che il consumismo prendesse il sopravvento. Tanti anni fa infatti le scarpe erano un bene prezioso, dovevano durare più anni possibile perché erano costose e non c’erano soldi da sperperare, per questo il calzolaio era una figura così importante, era colui che ti faceva risparmiare.

Con l’ avvento della moderna società consumistica però il bisogno di conservare è andato svanendo, lasciando posto all’idea sempre più diffusa del “tanto costa poco lo butto e lo ricompro”. Scarpe dalla fattura pessima, realizzate con materiali spesso scadenti e a volte anche poco salutari per i nostri piedi, hanno preso il posto delle scarpe fatte a mano, con la qualità e l’attenzione di un occhio e una mano esperti, temprati da anni di duro lavoro.

Ma negli ultimi anni si sta avendo una riscoperta del classico, del genuino, con sempre più persone che scelgono scarpe fatte a mano, su misura e di qualità decisamente superiore. Questo lento “ritorno alle origini” sta riportando in auge il mestiere del calzolaio che ora torna ad essere una figura importante per la conservazione nel tempo di un bene costoso ma di qualità. Insomma investire in questa professione sembra essere di nuovo un’ opzione valida anche per i giovani che hanno voglia di imparare un mestiere così antico.

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