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Il dopo Expo 2015, alcune riflessioni

Uno degli eventi più importanti per l’Italia durante il 2015 è stato sicuramente l’ esposizione universale sul cibo, o Expo 2015, tenutasi a Milano per ben 184 giorni e conclusasi il 30 ottobre. I risultati della fiera internazionale del cibo e della nutrizione del pianeta è stata decisamente un successo sia per l’Italia che per tutti coloro che hanno lavorato duramente per renderla possibile. Ma cosa ci è rimasto di questo straordinario evento che si ripeterà solo fra qualche anno a Dubai?

A cosa ha portato L’Expo 2015?

Le analisi a caldo dopo la festa di chiusura sono state svariate e dalle fonti più autorevoli di governo ed organizzazioni. Il messaggio chiaro però è che l’Italia non deve adagiarsi sugli allori per essere riuscita a mettere in piedi un evento di tale portata e ripercussione a livello mondiale. Expo Milano è stato solo il primo passo per la creazione di qualcosa di più grande.

Il presidente Mattarella nel suo discorso conclusivo alla fiera, ha infatti esortato noi tutti, cittadini, politici ed altri stati membri, a prendere esempio dal successo ottenuto tramite lo sforzo congiunto dei semplici operai, ingegneri, architetti ma anche cuochi, addetti ai lavori e visitatori che hanno reso questo evento grande ed indimenticabile.

Expo è stata la dimostrazione concreta di come l’umanità abbia la capacità di unirsi e condividere, riuscendo a superare perfino barriere linguistiche, di credo religioso o culturale che a volte sembrano insormontabili. Tutti i padiglioni hanno riscosso un enorme successo ed hanno lasciato qualcosa della loro cultura di rappresentanza in chi li ha visitati.

Possiamo dunque affermare, a distanza di anni, che l’iniziativa sia stata un enorme successo, riuscendo a sensibilizzare la maggior parte dei cittadini che ora prestano maggior attenzione ai cibi che acquistano, evitando lo spreco. Con addirittura migliaia di eventi in tutti i supermercati italiani, destinati alla spesa per i più bisognosi.

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