
Omofobia: aggressione al regista Riso
L’ omofobia è un male ancora presente e fortemente radicato. Per quanto si facciano campagne di sensibilizzazione in merito e si tenti di educare i giovani ad avere una mente più aperta e ricettiva, purtroppo ci sono ancora persone che non sopportano il diverso e reagiscono, a volte, in maniera estrema. L’episodio avvenuto stamani a Roma che ha avuto per vittima il regista Sebastiano Riso, ne è la triste riprova.
Riso stava rientrando nella sua casa in zona Ostiense quando due uomini lo hanno aggredito nell’androne del palazzo, colpendolo ripetutamente con calci, pugni ed insulti omofobi. Il regista è stato prontamente soccorso e portato al pronto soccorso dell’Ospedale Fatebenefratelli, in cui i medici hanno riscontrato una contusione della parete toracica addominale e un trauma allo zigomo con edema alla cornea con una prognosi 10 giorni.
Il regista ha poi dichiarato alla stampa: “Sul viso, nello stomaco e all’altezza dello sterno. Ieri sono stato colpito tre volte, e tre volte mi sento attaccato: come omosessuale, come regista e come persona. Come omosessuale perché, mentre mi colpivano, mi rivolgevano insulti omofobi. Come regista e come persona perché quegli insulti facevano riferimento a tematiche affrontate nel mio ultimo film, come la possibilità per le coppie gay di formare una propria famiglia, e perché la violenza è stata esercitata contro la mia inclinazione a esprimere me stesso”.
Questo increscioso episodio dimostra come l’omofobia possa portare a compiere gesti estremi, non giustificabili in alcun modo. Per questo è fondamentale istruire e sensibilizzare, mostrare che non vi è niente di sbagliato nell’’esprimere sé stessi. Possono esserci ideologie contrastanti, divergenze di opinioni, ma l’unica via per risolverle deve essere sempre il dialogo.