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Sette gemelli per la Terra?

Una scoperta storica è stata annunciata un paio di giorni fa dalla NASA, l’agenzia spaziale statunitense, che ha annunciato l’individuazione nel sistema Trappist-1 di ben 7 esopianeti, ovvero dei pianeti con dimensioni simili a quelle della Terra. Gli esopianeti di per sé non sono una novità, il telescopio Hubble infatti ne ha già individuati diverse decine, ma nel sistema di Trappist-1 su 7 pianeti individuati sono ben 3 quelli presenti nella zona abitabile.

Questo significa che si tratta di pianeti rocciosi sui quali è possibile la presenza di acqua in forma liquida e di conseguenza vi è un’ alta probabilità che vi possano essere anche forme di vita, seppur ancora primitive. Una scoperta sensazionale che potrebbe rispondere ad una delle domande che l’umanità si pone da secoli: “Siamo soli?”.

Naturalmente gli scienziati della Nasa ci vanno cauti ed hanno annunciato che a breve un nuovo telescopio verrà lanciato nello spazio per poter compiere un’ analisi più approfondita dello spettro cromatico delle atmosfere dei 3 esopianeti. Questo permetterà loro di capire nel dettaglio quali gas compongono l’atmosfera e di conseguenza l’eventuale possibilità di vita.

Purtroppo Trappist-1 si trova a ben 39 anni luce dalla Terra, il che significa che ci vorrà ancora qualche generazione di sviluppo tecnologico prima di poter sperare in un eventuale missione di esplorazione, ma oggi siamo comunque testimoni di un momento storico importante per l’astronomia, un punto di partenza che fra molti anni i posteri potrebbero ricordare come l’inizio di tutto.

Ma non temete, non sono previsti contatti ravvicinati nel breve periodo, il SETI ( famoso istituto per la ricerca di vita intelligente extra terrestre) infatti non ha rilevato alcun segnale radio artificiale provenire da Trappist-1, quindi se la vita è presente, si trova ancora in uno stadio estremamente basilare.  

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